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Green Book 2020: verso una maggiore efficienza nella gestione dei rifiuti

Il rapporto sullo stato del settore rifiuti urbani delinea le grandi sfide che impegneranno il nostro settore nei prossimi anni

Con un fatturato di oltre 13 miliardi di euro ed un numero di addetti superiori alle 95 mila unità, il servizio di gestione dei rifiuti può rappresentare, insieme agli altri servizi essenziali a rilevanza economica, uno dei settori in grado di incidere positivamente sul rilancio dell’economia nazionale.

È il quadro che emerge dal Green Book 2020 a cura della Fondazione Utilitatis, il rapporto sullo stato del settore rifiuti urbani in Italia (della sua filiera, del suo fatturato, delle sue necessità) promosso da Utilitalia, federazione delle aziende italiane di acqua, energia ed ambiente. Giunto alla sua VIII edizione, il Green Book offre una panoramica sugli aspetti normativi, organizzativi ed economici della gestione del ciclo dei rifiuti urbani in Italia, con uno sguardo al contesto internazionale.

In Italia un tasso di riciclaggio superiore alla media europea

Secondo i dati del rapporto (aggiornati al 2018), l’Italia ha un tasso di riciclo dei rifiuti urbani compreso tra il 45,2% e il 50,8%, superiore alla media europea del 47%, mentre il conferimento in discarica arriva invece al 22%. La produzione di rifiuti urbani e assimilati si è attestata a circa 30 milioni di tonnellate all’anno, mentre i rifiuti speciali hanno raggiunto le 130 milioni di tonnellate.

Nell’ultimo anno, nonostante le criticità emerse in fase di lockdown, il servizio di gestione ha continuato a garantire pulizia e salute pubblica. Ma il rapporto descrive un settore che “sebbene si stia avviando ad una serie di riforme strutturali, deve ancora misurarsi con molteplici difficoltà soprattutto in tema di completamento del processo di governance locale, di superamento della frammentazione gestionale e di attuazione di investimenti per far fronte al fabbisogno impiantistico, da raggiungere anche attraverso la riduzione dei tempi per le procedure autorizzative e l’accettabilità sociale degli impianti”.

Gli obiettivi di Economia Circolare

D’altra parte, la gestione dei rifiuti è uno dei punti centrali delle politiche europee dedicate alla protezione dell’ambiente e alla circolarità delle risorse. Da questo punto di vista, le sfide più importanti per il settore sono due: ridurre la produzione di rifiuti e allineare gli obiettivi di gestione ai principi dell’Economia Circolare.

Ma a queste sfide si aggiungono gli obiettivi di riciclaggio dei rifiuti urbani fissati al 55% entro il 2025, al 60% entro il 2030 e al 65% entro il 2035, il limite di conferimento in discarica del 10% dei rifiuti entro il 2035, il rafforzamento dei sistemi di responsabilità estesa del produttore (EPR), la definizione dei rifiuti urbani – precedentemente assente nella normativa comunitaria – che permette un confronto più equo dei dati quantitativi raccolti dai vari Paesi membri.

8 miliardi di euro di investimenti per vincere la sfida

Il raggiungimento dei nuovi ambiziosi obiettivi definiti da queste direttive renderà necessario un aggiornamento delle strategie nazionali sia nella pianificazione territoriale del servizio sia nella sua organizzazione, insieme a uno sforzo verso una maggiore efficienza nella gestione per ottemperare ai nuovi obiettivi di riciclaggio e riduzione nell’uso delle discariche.

Utilitalia, in particolare, prevede un fabbisogno di investimenti pari a circa 8 miliardi di euro, necessari per la realizzazione di impianti e per incrementare quantità e qualità del materiale differenziato, ai fini del raggiungimento dei nuovi obiettivi di riciclo previsti da normativa comunitaria e nazionale.

La sfida che ci attende nei prossimi anni, dunque, sarà molto impegnativa. Noi siamo pronti ad offrire il nostro contributo per conseguire un’economia pienamente circolare attraverso una gestione dei rifiuti che favorisca sempre di più il riciclo e il recupero energetico per minimizzare l’uso delle discariche.

Con i giusti investimenti su impianti moderni e sostenibili e cicli di recupero sempre più efficienti, possiamo contribuire al miglioramento della qualità della vita per tutti.

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