Home > Storie > La gestione dei rifiuti nel Recovery Plan: un’opportunità da non perdere

La gestione dei rifiuti nel Recovery Plan: un’opportunità da non perdere

Con il Piano di ripresa e resilienza (PNRR) abbiamo l’occasione di iniziare a realizzare una gestione efficiente e sostenibile dei rifiuti: la sfida, oggi, è quella di non perdere l’occasione perdendosi dietro a ritardi ed esitazioni.

Dagli investimenti per ammodernamento di impianti, ad una riforma per migliorare la capacità di gestione efficiente e sostenibile dei rifiuti e sostenere il paradigma dell’economia circolare. Sono gli ambiziosi obiettivi in materia di rifiuti previsti all’interno del Piano di ripresa e resilienza (PNRR), il Recovery Plan presentato dal presidente del Consiglio Mario Draghi che si appresta ad indirizzare il nuovo corso del dopo pandemia.

La gestione dei rifiuti sarà uno dei punti caldi del Piano che l’Italia dovrà saper cogliere, non solo per favorire una ripresa duratura e resiliente dell’economia, ma soprattutto per compiere un passo verso il futuro.

Il Recovery Plan, infatti, è un’occasione che il Paese non può permettersi di perdere per mettere al centro Economia Circolare e Sostenibilità.

L’economia circolare sarà la chiave per il rilancio dell’economia europea – non solo italiana – e può realizzarsi solo attraverso una gestione dei rifiuti più efficiente, in grado di ridurre i rifiuti ed aumentare in modo sostanziale il riciclo.

Secondo il PNNR, “la transizione sta avvenendo troppo lentamente, principalmente a causa delle enormi difficoltà burocratiche ed autorizzative che riguardano in generale le infrastrutture in Italia, ma che in questo contesto hanno frenato il pieno sviluppo di impianti rinnovabili o di trattamento dei rifiuti”. Il Recovery Plan sarà “un’occasione unica per accelerare la transizione delineata, superando barriere che si sono dimostrate critiche in passato”.

Il Piano messo a punto dal governo punta a “migliorare la gestione dei rifiuti e dell’economia circolare, rafforzando le infrastrutture per la raccolta differenziata, ammodernando o sviluppando nuovi impianti di trattamento rifiuti, colmando il divario tra regioni del Nord e quelle del Centro-Sud (…) e realizzando progetti flagship altamente innovativi per filiere strategiche quali rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), industria della carta e del cartone, tessile, riciclo meccanico e chimica delle plastiche”.

Un programma ambizioso e sfidante, che consentirà non solo di colmare le lacune impiantistiche e gestionali, ma anche di migliorare significativamente i dati medi nazionali e di raggiungere gli obiettivi previsti dalla nuova normativa europea e nazionale (percentuale di rifiuti raccolta in differenziata e percentuale di rifiuti in discarica, riutilizzo, recupero, ecc.).

Per questo, chiediamo di non perdere un’opportunità preziosa come il Recovery Plan per rendere più efficiente e sostenibile la capacità di gestione dei rifiuti, ma soprattutto per far avanzare ancora di più il paradigma dell’Economia Circolare.

ARTICOLI CORRELATI