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Cosa sono gli impianti di smaltimento rifiuti e recupero materiali

Nei nostri impianti di trattamento dei rifiuti un costante lavoro di perfezionamento per smaltire i materiali di scarto in maniera sempre più efficiente.

Quando si sente parlare di smaltimento e riciclo dei rifiuti, non tutti sanno che ci si riferisce ad un complesso procedimento di lavorazione che consente la trasformazione, il riutilizzo o il recupero di specifici materiali contenuti negli scarti industriali o nei rifiuti prodotti dall’attività umana nel modo più sicuro e meno costoso, affinché abbiano un impatto minimo sull’ambiente e sulla salute dell’uomo.

Comprendere come funzionano i nostri impianti di trattamento dei rifiuti, dunque, permette di capire quanto sia complesso ridurre al minimo gli scarti che finiscono in discarica e in che misura l’intero processo contribuisce al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni inquinanti e nocive.

Le diverse fasi del ciclo di gestione dei rifiuti

Generalmente, un impianto di smaltimento rifiuti gestisce molteplici aspetti del cosiddetto ciclo dei rifiuti:

  • la raccolta,
  • il trasporto;
  • il trattamento (riciclaggio o smaltimento);
  • il recupero o riutilizzo dei materiali utili;
  • lo stoccaggio e il deposito dei rifiuti.

In pratica, vengono seguiti dalla loro produzione fino alla destinazione finale.

I trattamenti preliminari e il recupero dei materiali utili

La prima fase del procedimento di lavorazione nei nostri impianti consiste nell’attività di recupero di tutti i materiali riutilizzabili sia per il riciclaggio che per altri reimpieghi (come materie prime secondarie per nuovi processi produttivi, come risorse da utilizzare in ambito agricolo oppure come materiali combustibili per la produzione di energia).

I rifiuti in ingresso – ad esclusione di quelli destinati al compostaggio – vengono sottoposti a un pre-trattamento meccanico biologico che consente di separare i materiali utili e di compattarli, ovvero di ridurne umidità e volume.

I materiali recuperabili sono quindi avviati ad una fase di smaltimento o recupero più specifico. Inizia un ulteriore processo di selezione e valorizzazione in cui i componenti di natura inerte vengono separati meccanicamente o manualmente da quelli di vetro, ferro, plastica, legno, etc. Le materie selezionate vengono pressate meccanicamente e avviate alla fase di riciclaggio.

Lo smaltimento finale

I rifiuti non recuperabili, dopo aver subito il primo processo di trattamento, vengono invece inviati in discarica.

Qui ha inizio la seconda fase, quella dello smaltimento vero e proprio, che consiste nel trattamento di inertizzazione con tecnologie perfezionate e nella messa a deposito permanente degli scarti non ulteriormente valorizzabili, che può avvenire in discariche controllate o per incenerimento.

Questa fase permette il recupero dei liquidi e dei gas prodotti dalla decomposizione della frazione biodegradabile del rifiuto che possono entrare nel ciclo virtuoso del recupero energetico.

Gli scarti (la cui presenza deve essere ridotta il più possibile) subiscono ulteriori lavorazioni – trattamenti di raggruppamento (compattazione) e trattamenti di inertizzazione fisici, chimici, biologici – che permettono di neutralizzare la pericolosità dei rifiuti in modo da renderli idonei per lo stoccaggio. Il residuo finale viene quindi coperto con argilla per isolare la massa dall’ambiente esterno e avviato verso il deposito permanente.

Termina così il ciclo di recupero negli impianti di Navarra. Un lavoro che ci vede ogni giorno impegnati, con grande attenzione e professionalità, a migliorare la qualità dei processi di smaltimento e recupero per ridurre gli scarti del riciclo in modo sempre più efficiente e difendere la qualità e la sicurezza dell’ambiente circostante.

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